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Il piede piatto dell’adulto (acquisito). Di cosa parliamo e come affrontarlo.

 

Il piede piatto dell’adulto (acquisito). Di cosa parliamo e come affrontarlo.

Posted by Raffaello Riccio in artrosi, chirurgia mini-invasiva, disfunzione del tendine tibiale posteriore, ginocchio valgo, insufficienza venosa, medicina rigenerativa ortopedica, Patologie piede, piede doloroso, Piede piatto, piede piatto dell'adulto, plantari, Uncategorized 23 Mar 2023

Sicuramente avrai visto persone per strada camminare con un piede così coricato sull’interno che sembrano camminare sulla parte interna della caviglia! Ciò è quasi sempre dovuto a un cedimento del tendine tibiale posteriore e quindi dell’arco plantare.

Il piede piatto acquisito dell’adulto (noto come disfunzione del tendine tibiale posteriore) è una condizione abbastanza comune in particolare nelle persone di età superiore ai 50 anni, soprattutto nelle donne.

Il tendine tibiale posteriore collega il muscolo tibiale posteriore alla parte interna del piede ed è il tendine principalmente responsabile del sollevamento dell’arco plantare da terra. Per una serie di motivi questo tendine può non essere più in grado di sopportare le sollecitazioni e la sua struttura può andare incontro ad un cedimento.

Se questa condizione non viene trattata può far si che il tendine diventi sempre più debole, sottile e allungato , in modo da far prevalere la forza di gravità e far cadere l’arco plantare talvolta fino aAdult aquired flat foot deformity & Posterior Tibial Tendon Dysfunction - Bartholomew Way Clinic toccare terra. Questo è il quadro di un piede piatto acquisito dell’adulto.

Fortunatamente esistono trattamenti efficaci per questa condizione, ma come sempre i risultati migliori si ottengono intervenendo precocemente.

Come si verifica il piede piatto acquisito

Il Piede Piatto Acquisito può derivare da due cause principali: una debolezza o uno squilibrio congenito (alla nascita), oppure un trauma che danneggia il tendine tibiale posteriore.

Alcune condizioni possono essere genetiche (ereditate) o congenite (acquisite alla nascita) ed includono:

1-Eccessiva Lassità dei legamenti – Alcune persone hanno legamenti che si allungano più facilmente rispetto alla media (non esiste una normalità). Ciò consente che la struttura del piede sia sopraffatta dalla forza di gravità e l’arco plantare tenda a cadere più facilmente.

2-Piede piatto infantile flessibile, cioè correggibile sulle punte. In alcuni casi durante la vita adulta questa condizione può condurre ad un sovraccarico funzionale sul tendine tibiale posteriore con un suo conseguente cedimento e caduta dell’arco plantare.

3-Evento traumatico. Un piede piatto acquisito può essere causato da qualsiasi lesione che danneggi i tendini o i legamenti che normalmente sostengono l’arco plantare, inclusi il tendine tibiale posteriore e i legamenti deltoidei (forti legamenti nella parte interna della caviglia).

Un difetto di allineamento di altre articolazioni del corpo può anche renderci più esposti ad acquisire un piede piatto. Ad esempio avere le ginocchia valghe.

Come si presenta un piede piatto acquisito.

Come molte condizioni, prima si interviene a trattarle migliori saranno i risultati. Se il tendine tibiale posteriore non è stato ancora allungato o allungato in modo permanente, possiamo intervenire per impedire che si danneggi ulteriormente e che vada oltre il punto di non ritorno.

Pioneer Podiatry - Acquired Adult Flat FootQuindi quali sono le prime fasi di questa condizione?

  • dolore lungo l’interno (mediale) della caviglia e del piede
  • incapacità di salire in punta di piedi,
  • una sensazione di non essere in grado di spingersi in avanti con la stessa facilità, specialmente quando si salgono le scale

Il piede piatto acquisito dell’adulto (noto come disfunzione del tendine tibiale posteriore PTTD) è classificato utilizzando un sistema da 1 a 4.

Le persone che sono nella fase 1 sono ancora nella fase elastica della condizione, il che significa che il tendine se ben trattato può guarire e tornare alla “normalità”.

All’altra estremità della scala abbiamo le condizioni in stadio 4 nelle quali il tendine è ormai permanentemente danneggiato.

Vediamo come accorgersi di avere un piede piatto da disfunzione del tendine TP:

-Dolore e/o gonfiore dietro l’interno della caviglia e lungo il collo del piede.

-Occasionalmente dolore bruciante e formicolio per l’infiammazione del nervo all’interno del tunnel tarsale.

-Difficoltà a camminare – l’incapacità di camminare per lunghe distanze e un dolore generalizzato mentre si percorrono anche brevi distanze.

-Cambiamento nella forma del piede – a volte il tendine si allunga, ciò è dovuto al suo indebolimento . Quando ciò accade, l’arco plantare si appiattisce e si verifica una deformità del piede che conduce ad un cambiamento nella sua forma .

-Incapacità di muoversi sulle punte dei piedi – un modo per diagnosticare la disfunzione del tendine tibiale posteriore è la difficoltà o l’incapacità di “sollevare il tallone” (stare in punta di piedi su un solo piede). Il tendine tibiale posteriore consente normalmente di eseguire questa manovra in modo efficace.

Come evolve nel tempo questa condizione:

L’invecchiamento porta a una diminuzione della forza di muscoli, tendini e legamenti. Se una persona ha i piedi piatti, un carico maggiore sarà posto sul tendine tibiale posteriore. Nel tempo ciò può causare stiramento, infiammazione e degenerazione del tendine, che possono risultare nella sua lacerazione. Questo processo ha un effetto a catena sull’arco plantare, che può collassare alterando la posizione delle ossa del piede e della caviglia.

Come possiamo trattare il piede piatto dell’adulto?

Dipenderà dallo stadio del problema:

Stadio I:

Tendine ancora integro; dolore nella parte interna della caviglia soprattutto durante la deambulazione; Gonfiore lungo il tendine TP; è possibile rimanere in punta di piedi su una gamba sola. In questi casi il trattamento prevede plantari specifici e trattamenti di medicina rigenerativa sul tendine sofferente. I risultati saranno normalmente soddisfacenti, con un ritorno alla normalità.

Stadio II:

Tendine parzialmente lesionato; Dolore e gonfiore più gravi; Aumento dell’appiattimento della volta plantare; Incapacità di andare in punta di piedi su una gamba sola.  Il trattamento prevede oltre a quanto descritto per lo stadio 1, la ricostruzione del tendine eventualmente associata ad interventi sulle ossa del retropiede (osteotomia di calcagno).

Stadio III :

Il tallone non è più correggibile ma fisso in valgo. Possibile l’utilizzo di plantari per gestire il dolore sotto carico, ma spesso si rende necessaria un’operazione di fusione (artrodesi) delle ossa del retropiede (articolazioni subtalare, calcaneo-cuboidea, talo-navicolare)

Stadio IV:

La deformità è fissa con manifestazioni artrosiche secondarie associate della caviglia e del piede e dolore diffuso a tutto il piede. Indicate fusioni e in casi estremi protesi di caviglia.

Opzioni di trattamento non chirurgico

I principali tipi di trattamenti non chirurgici disponibili possono essere suddivisi in due categorie: esercizi e plantari.

Esercizi
Gli esercizi più efficaci che hanno contribuito a ridurre il dolore e a migliorare la funzione del tendine sono quelli di rinforzo (tonificazione) eccentrico progressivo del tendine e di allungamento dei muscoli del polpaccio.

L’esercizio di contrazione eccentrica viene eseguito come segue:Eccentric interventions for Achilles tendinopathy | Lower Extremity Review Magazine

Posizione su un gradino basso o una piattaforma, leggermente sollevati sulla punta dei piedi, con il tallone che pende dal bordo. Si abbassa lentamente il tallone finché non è più basso della parte anteriore del piede. Quindi si rialza lentamente il tallone fino ad arrivare di nuovo in punta di piedi.

Il tuo ortopedico ti dirà se questi esercizi sono adatti a te e quanto spesso e quante ripetizioni dovresti eseguire.

Lo stretching del polpaccio può essere eseguito appoggiandosi a un muro con il tallone sul pavimento e il piede rivolto direttamente verso il muro.

Consulto per la chirurgia

Ovviamente tutti vogliamo evitare l’intervento chirurgico, se possibile. Ma se i metodi conservativi come plantari, esercizi e terapie non invasive non forniscono abbastanza sollievo dal dolore e le normali attività quotidiane sono troppo difficili, allora potrebbe essere il momento di prendere in considerazione un intervento chirurgico.

Le cose che da chiedere in un consulto per un eventuale intervento sono:

Quale sarà l’esito finale dell’intervento? Ad esempio, potrò tornare alla mia attività fisica o sportiva dopo l’intervento?

È probabile che l’intervento chirurgico riduca o elimini il dolore?

È probabile che la chirurgia impedisca al tendine TP di peggiorare nel prossimo futuro?

Per quanto tempo rimarrai senza carico, e quanto tempo prima di raggiungere il pieno recupero?

Quali sono i rischi che comporta l’intervento?

Detto questo, i tipi di chirurgia disponibili includono la riparazione dei tendini e legamenti, osteotomie delle ossa del piede, e nei casi avanzati la fusione di una o più articolazioni.

Physiotherapy in Calgary for Adult Acquired Flatfoot DeformityPer i casi gravi di piede piatto acquisito nell’adulto può essere necessario procedere alla fusione (artrodesi) di una o più articolazioni del piede e della caviglia. Una volta che le articolazioni sono fuse, i tendini e i legamenti attorno ad esse non sono più sotto stress e quindi il dolore di solito si risolve completamente.

Devi essere consapevole del fatto che se alcune articolazioni sono fuse, altri tessuti molli o altre articolazioni più in alto o più in basso potrebbero subire un aumento dello stress e potresti sviluppare col passare degli anni sofferenza di queste strutture. La fusione delle articolazioni dei piedi o delle caviglie avrà anche un effetto sull’altra gamba e piede, sulle ginocchia, sul bacino e sulle articolazioni della schiena. I chirurghi terranno conto della fase della vita in cui ti trovi e delle attività che svolgi, e le valuteranno rispetto al dolore che stai affrontando per decidere quale opzione chirurgica è la migliore per te.

Risultati a lungo termine del trattamento del piede piatto acquisito.

Per molte persone con piede piatto acquisito da adulti, i risultati a lungo termine possono essere molto buoni, soprattutto se si riesce ad intervenire negli stadi iniziali, in modo da ridurre al minimo eventuali danni permanenti arrecati a tendini e legamenti e riportare l’equilibrio ai tuoi piedi.

 

 

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