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Il Dito a Martello – Tutto quello che vorresti chiedere al tuo Ortopedico.

 

Il Dito a Martello – Tutto quello che vorresti chiedere al tuo Ortopedico.

Posted by Raffaello.Riccio© in Dita a martello, a maglio, in griffe, Patologie piede 10 Nov 2014

Camminare su un dito a martello può essere causa di dolore importante al piede. Dita a martello non curate possono condurre a deformità, ulcerazioni, decubiti, e gravi limitazioni funzionali dell’avampiede. E non solo, anche l’igiene del piede è resa più difficile , soprattutto nei pazienti anziani che soffrono di dita a martello.

Cos’è il dito a martello?

Il dito a martello è una deformità che colpisce uno o più dita del piede. Il dito si deforma nel punto in cui si collega al resto del piede. Il primo osso del dito (la falange prossimale) si piega verso l’alto, mentre il resto del dito si spinge verso il basso. L’alluce non è mai interessato dalla deformità a martello. Più colpiti il 2° e 5° dito.

Quali sono i sintomi del Dito a Martello?

In genere compare dolore sulla parte dorsale e sulla punta del dito, e spesso sulla parte anteriore della pianta del piede. Lo sfregamento eccessivo del dito sulla calzatura porta alla formazione di un ispessimento della pelle (callosità) nelle stesse zone. Alcuni soggetti non pensano di avere un dito a martello, ma si preoccupano piuttosto della callosità che continua a riformarsi anche dopo la sua rimozione. Il dolore può essere molto variabile e tende a peggiorare quando si indossano calzature rigide e dure. Talvolta può essere del tutto assente.

Quali sono le cause?

Un dito a Martello tende a formarsi quando i piccoli muscoli che agiscono sul dito vanno incontro ad una condizione di squilibrio. Lo squilibrio muscolare esercita una forte pressione sui tendini e sulle articolazioni del dito. In questo modo tali sollecitazioni forzano il dito in una deformità che ricorda la testa di un martello.

Fattori genetici ereditari ed il tipo di calzature quotidianamente indossate sono i fattori più decisivi nella formazione di un dito a martello. Anche i tacchi alti possono contribuire. In alcuni casi il dito a martello è provocato dalla deviazione dell’alluce in valgismo, al quale il secondo dito in questi casi tende a sovrapporsi..

Tra i più comuni fattori di rischio per sviluppare questa deformità: Cause genetiche; Artrite/Artrosi delle articolazioni delle dita; Traumi alle dita; Scarpe troppo corte o dita troppo lunghe rispetto a quelle adiacenti, in modo da costringere le dita in flessione.

Esistono diverse forme di trattamento che possono alleviare il dolore che tormenta i pazienti con dita a martello, ma l’unico trattamento in grado di correggere realmente la deformità è quello chirurgico.

Quando va corretto un dito a martello?

1) Quando il dolore al dito ed all’avampiede diventa importante

2) Quando la deformità interferisce con la deambulazione e le normali attività quotidiane

3) Quando è difficile indossare una scarpa normale

4) Quando la deformità va peggiorando progressivamente

5) Quando la deformità oltre ad essere dolorosa è esteticamente inaccettabile

Che posso fare per prevenire il dito a Martello?

La prima cosa che puoi fare è essere gentile con i tuoi piedi. Ne hai solo 2, perciò trattali con cura e falli controllare da un chirurgo esperto di piede nel caso di comparsa di una deformità o di un trauma. Inoltre controlla la circolazione, vitale per la salute dei tuoi piedi. Allunga le gambe ed i piedi e massaggiali accuratamente se rimani seduto a lungo.

Consigli per la prevenzione:

  • Assicurati che le scarpe che compri siano della misura giusta per entrambi i piedi (uno è quasi sempre più grande dell’altro)
  • Misura periodicamente i piedi col passare degli anni (i piedi aumentano di 1/2 – 1 misura con l’età)
  • Le scarpe che utilizzi devono essere solide ma devono piegarsi facilmente nel punto in cui si piega l’alluce
  • Non comprare mai scarpe che senti strette pensando che si allargheranno, che prenderanno “la forma” (sono le scarpe a doversi adattare ai piedi e non viceversa)
  • Più alti saranno i tacchi, meno sicure le scarpe
  • Controlla regolarmente i piedi e le scarpe dei bambini durante l’accrescimento

Come si cura un Dito a Martello?

Esistono modalità di trattamento conservative, ma quando queste falliscono va considerata la correzione chirurgica

In caso di dito a martello è consigliabile:

  • Utilizzare scarpe con una punta ampia e comoda
  • Evitare l’uso di tacchi alti
  • Utilizzare Plantari che permettano di ridurre la pressione sulle teste metatarsali
  • Provare Piccoli Cuscinetti di protezione da apporre sul callo/borsite in corrispondenza della sporgenza del dito

Nei casi in cui i trattamenti conservativi non raggiungono l’obbiettivo di alleviare il dolore ed i sintomi, sarà necessario correggere la deformità chirurgicamente.

In rapporto alla gravità della deformità e della lunghezza del dito utilizziamo diversi metodi per la sua correzione, ma in generale l’intervento prevede la asportazione di alcuni millimetri di osso in corrispondenza dell’articolazione interessata per consentire il riallineamento del dito.

Trattamento Chirurgico

La correzione di un dito a martello prevede in genere l’asportazione di una piccola porzione d’osso in corrispondenza dell’articolazione interessata. In rapporto alla direzione ed eventuale deviazione laterale del dito possono essere necessari gesti accessori su tendini e legamenti oltre che la fissazione con dei chiodini metallici.

Esistono sostanzialmente tre tecniche chirurgiche per la correzione del dito a martello: la resezione (artroplastica), la fusione (artrodesi) e la Correzione Percutanea (mini-invasiva) dell’articolazione.

1) Artroplastica: consiste nella rimozione di una parte della piccola articolazione interessata, nel punto in cui il dito si è piegato e deformato. L’obbiettivo è di fare spazio perchè il dito possa riposizionarsi dritto in modo corretto. Dato che il dito a martello col tempo diviene rigido, rimuovere l’articolazione è l’unica possibilità quando il dito diventa rigido. E’ importante capire che questo tipo di procedura interessa solo la piccola articolazione del dito e non coinvolge il resto dell’avampiede.

2) Fusione/Artrodesi: permette il riallineamento del dito deforme attraverso la rimozione di tutta la piccola articolazione interessata. Ciò consente il corretto riallineamento del dito e la fusione delle due piccole ossa (falangi). Spesso un mezzo di sintesi è necessario per stabilizzare la correzione durante il periodo di guarigione. Questo può essere interno all’osso, dove rimane anche dopo la guarigione, o essere un chiodino metallico temporaneo da rimuovere a guarigione ottenuta.

3) Correzione Percutanea (Mini-invasiva): Il principio di questa tecnica sta nel realizzare, attraverso piccoli fori e con uno strumentario dedicato, tutte quelle correzioni sulle parti molli e sull’osso necessarie per la correzione della deformità. In sostanza si pratica una piccola frattura guidata (osteotomia) per riallineare le falangi rigide in flessione, mediante una piccola fresa motorizzata, e mantenendo successivamente il dito in correzione con un semplice cerottaggio.

Una procedura chirurgica di riduzione di una lussazione o sub-lussazione si può rendere necessaria, come conseguenza di un dito a martello, quando si verifica una perdita di rapporti tra la falange prossimale e l’osso del metatarso corrispondente. In questi casi il gesto chirurgico va associato ad una delle due tecniche esposte sopra (artroplastica o artrodesi).

Quali sono i tempi di guarigione?

I tempi di guarigione dipendono dalla tecnica chirurgica utilizzata. In tutti  i casi la guarigione richiede da 4 a 6 settimane in pazienti sani, e non può essere in alcun modo accelerata. Il paziente in genere torna alle sue normali attività ed a scarpe normali dopo un periodo che va dalle 2 settimane a 2 mesi, in rapporto alla gravità della deformità prima dell’intervento. Deformità non gravi guariscono più velocemente, ed è possibile tornare ad una scarpa normale in due settimane, specialmente quando si tratta del 5° dito (il 2°è più complesso perchè è un dito su cui si spinge nella deambulazione). Fattori che allungano i tempi di guarigione sono l’età avanzata, il fumo, carenze nutrizionali ed alcune patologie concomitanti.

Quando potrò tornare ad una scarpa normale dopo l’intervento?

I tempi dipendono strettamente dalla tecnica chirurgica utilizzata per la correzione della deformità e per la sua stabilizzazione. E dipendono anche dal dito interessato. In generale il 4° e 5° dito permettono un recupero più veloce in quanto non partecipano alla fase di spinta nella deambulazione. Il 2° dito, più comunemente interessato, richiede un intervento più complesso con tempi di recupero leggermente più lunghi.

I miei pazienti iniziano a deambulare appena cessato l’effetto dell’anestesia sul piede con una scarpa post-operatoria con suola rigida. Nei casi in cui si associa la correzione di un alluce valgo i tempi saranno quelli necessari per la guarigione dell’alluce.

Quale tipo di anestesia viene utilizzata per la correzione del dito a martello?

L’intervento viene eseguito in regime di Day-Surgery (Significa che il paziente tornerà a casa la sera dell’intervento o la mattina successiva). L’intervento può essere effettuato in anestesia locale, blocco periferico, anestesia spinale a seconda del giudizio dell’anestesista. L’anestesia locale ed il blocco sono quelli più utilizzati, e vengono associati ad una sedazione per permettere al paziente di rilassarsi.

Si utilizzano mezzi di sintesi nella correzione del dito a martello?

L’utilizzo di mezzi di sintesi è escluso nella chirurgia percutanea. Nella chirurgia aperta mini-invasiva è invece frequente, e dipende dalla gravità della deformità e dal dito interessato. Il 5° dito raramente richiede mezzi di sintesi, mentre il secondo quasi sempre. I mezzi di sintesi sono perlopiù chiodini (pins) e piccole viti metalliche o anche di materiale riassorbibile.

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